Assopita Berta getta uno sguardo al sole di mezzogiorno e rumina, biascicando con piacere, il suo pasto a base di erba. Con un abile colpo di coda scaccia via alcuni ronzanti guastafeste. Dagli escursionisti che oltre la staccionata aspettano affamati riuniti davanti ai tavoli di legno e dagli schiamazzi dei bambini soddisfatti non si fa certo distrarre nella sua imperturbabile serenità. Berta, in generale, vanta un carattere molto tranquillo. Sa infatti che alla Malga M. S. Pietro non le può accadere niente. Qui non si mangiano le mucche.
Una malga vegetariana? Una malga dove manca il gulasch, senza canederli allo speck? Suona azzardato. Va certamente contro ogni aspettativa. Difficile evitare l'uno o l'altro brontolio di un appassionato di mountain bike che, alla ricerca di un succulento arrosto di manzo per placare la sua fame da lupi, sfoglia selvaggiamente il menu. Eppure, guardando meglio le pietanze proposte, al ciclista non può che venire subito l'acquolina in bocca. Tagliatelle al pesto di erbe aromatiche, polpette al farro, gnocchi alle ortiche e agli spinaci selvatici. Non esattamente quello che si trova in tavola ogni giorno. Nello stesso istante la sua coscienza da sportivo gli sussurra qualcosa: fai del bene sia alla tua salute che alla tua forma fisica.
A partire dal 2013 Alexander, il gestore della Malga M. S. Pietro, si è deciso per un'offerta culinaria priva di carne. „Il servire carne in grandi quantità è discutibile da un punto di vista ecologico e per me insostenibile a livello morale“, spiega Alexander. „Inoltre è per me un onore poter sorprendere i miei ospiti con alcune particolarità e viziarli con piatti salutari. Nel servire voglio avere la coscienza pulita“. Nella cucina della Malga M. S. Pietro trovano per lo più utilizzo prodotti regionali. I prodotti, spesso biologici, sono sempre di stagione. Dolci fatti in casa, pane appena sfornato, tè alle erbe raccolte personalmente a mano, alla Malga M. S. Pietro c'è di tutto. Tutto, ma, appunto, non la carne.
La prima malga vegetariana di tutto l'Alto Adige. Berta e le sue amiche sanno apprezzarlo. Così come tutti coloro che, oltre a essere escursionisti, sono anche dei buongustai. Buon appetito!